L’export agroalimentare di prodotti Made in Italy continua nella sua rapida e costante ascesa, nonostante le difficoltà di un’economia che non gira ancora come dovrebbe, e delle limitazioni – come l’embargo imposto dalla Russia – che rallentano di molto il commercio italiano all’estero. C’è tuttavia da essere soddisfatti, per i risultati ottenuti nel 2014, e fiduciosi per il biennio 2015-2016, nel quale è previsto un aumento del 4,3% nell’esportazione di prodotti alimentari e di circa 3 punti percentuali nel fatturato delle aziende che sapranno sfruttare i mercati esteri per far crescere il proprio business.
I dati del 2014 sono sorprendenti, e nessuno avrebbe mai immaginato una chiusura d’anno a cifre tanto importanti. Il 7 agosto, lo ricordiamo, la Russia ha imposto l’embargo all’importazione di prodotti alimentari dal nostro paese (pesce, carni, salumi, latte e derivati, frutta ed ortaggi trasformati), facendo crollare del 37% le esportazioni agroalimentari in territorio russo rispetto al 2013. Nonostante ciò, i dati ufficiali forniti dalla Federalimentare (Federazione Italiana dell’Industria Alimentare) parlano di un fatturato totale di 34,3 miliardi di euro nel settore alimentare, con un’importante crescita del 2,4% rispetto all’anno precedente. Stimando perdite per circa 1,25 miliardi a causa della politica imposta dal governo russo, l’esportazione agroalimentare italiana nel mondo, per il 2014, avrebbe potuto toccare quota 35,6 miliardi di euro.
Export agroalimentare, i dati del successo
Cos’ha garantito all’Italia, quindi, di continuare a crescere e valorizzare i prodotti agroalimentari Made in Italy all’estero? In particolar modo il florido mercato statunitense, specie in virtù del crollo del tasso di cambio favorevole dell’euro nei confronti del dollaro americano. Ma vediamo nello specifico quali sono i prodotti italiani che favoriscono maggiormente l’export agroalimentare all’estero.
Il vino è il vero motore dell’export italiano all’estero: non è un caso che oltre il 20% dell’esportazione agroalimentare dipenda proprio dalle case vinicole italiane. Molto buoni sono i dati fatti registrare dal settore dolciario (12,2% dei prodotti esportati) e da quello del latte e dei suoi derivati (9,3% del totale).
Gli export area manager del settore sanno bene quali siano i paesi sui quali puntare per far crescere le aziende che rappresentano, ma non tutte le imprese dispongono dei mezzi e delle dovute conoscenze in ambito di import-export. Se vuoi far crescere il tuo business con l’export agroalimentare, e non l’hai mai fatto o non hai ottenuto risultati soddisfacenti – è giunto il momento di affidarti a Global Expo, il portale 100% italiano che vuole favorire le imprese italiane all’estero, garantendone visibilità nel web e contatti con importers esteri. Se non l’hai ancora fatto, registra gratis la tua azienda ed inserisci i tuoi prodotti, al resto pensiamo noi. Per maggiori informazioni, contattaci a info@vendereallestero.it